Località: SALENTO
Caratteristica delle coste del Salento, sono le numerose grotte marine che si affacciano sulle splendide acque cristalline.
Queste grotte, molte di origine carsica, oltre alla bellezza naturalistica conservano al loro interno le tracce di vita più antiche del territorio salentino ed italiano.
La maggiore concentrazione si ha soprattutto sulla Costa Adriatica, nel tratto che va da Otranto a Santa Maria di Leuca, infatti qui la costa alta e frastagliata ospita la Grotta Romanelli (tra Castro Marina e Santa Cesarea Terme).
Scoperta nell’ottocento al suo interno sono stati rinvenuti i graffiti parietali risalenti al paleolitico che rappresentano la più antica forma d’arte a sfondo sessuale mai rinvenuta.
“Zinzuli” nel dialetto salentino, “stracci” la traduzione in italiano.
Così vengono chiamati i numerosissimi stalattiti e stalagmiti che danno il nome alla Grotta Zinzulusa e che sono osservabili all’interno.
Durante la nostra escursione non possiamo poi tralasciare la Grotta Palombara e la Grotta dei Cervi, nelle vicinanze di Porto Badisco, che purtroppo non è visitabile a causa della chiusura ermetica atta a proteggere i graffiti.
Arrivati a Santa Maria di Leuca, famosa per il ritrovamento dei resti dell’uomo di Neanderthal è la Grotta Tre Porte, la prima che incontriamo.
Poi si continua con la Grotta dell’Elefante, all’interno della quale come si deduce dal nome sono stati rinvenuti resti di pachidermi.
La musica cambia un po’ per la Grotta del Diavolo nella quale sono stati rinvenuti utensili e ceramiche dell’epoca neolitica.
Per concludere, andando molto più a nord ma questa volta sulla Costa Ionica, nelle vicinanze di Santa Maria al Bagno troviamo la Grotta del Cavallo e la Grotta di Uluzzo.