Località: SALENTO
Per queste ragioni la pietra leccese si è guadagnata la fama e il riconoscimento artistico internazionale, tanto nell'ambito architettonico quanto in quello dell'artigianato e della scultura. Gli innumerevoli edifici costruiti nel Salento e impreziositi da decorazioni, volute, capitelli, fregi, statue, pinnacoli e cornici in pietra leccese testimoniano oggi la perizia e le capacità creative degli artigiani che, a partire da blocchi di pietra perfettamente squadrati, hanno creato autentici capolavori, pur rimanendo troppo spesso ignoti.
Per le sue caratteristiche, la pietra leccese ha sempre avuto un ruolo importante nella produzione umana, a partire dalla preistoria, in cui venne utilizzata per erigere i dolmen. Si capisce però facilmente come, proprio col barocco, l'epoca dell'esaltazione dell'arte della decorazione e degli effetti scenografici, la pietra leccese abbia conosciuto la sua consacrazione artistica.
Fino ad oggi, il proficuo sfruttamento della pietra leccese da parte degli artigiani salentini non si è mai interrotto, anche se non si concentra più sulle facciate delle chiese ma spazia dalla scultura all'edilizia privata e all'oggettistica. Numerosi sono tuttora i maestri in grado di modellare opere d'arte con l'ausilio di strumenti in tutto e per tutto simili a quelli utilizzati 4 secoli or sono.
Ciò che innanzitutto caratterizza e rende celebre la pietra leccese è la sua eccezionale malleabilità e plasmabilità, per cui risulta facile da scolpire e lavorare, quasi come il legno, adatta anche ad essere modellata con le mani come la terracotta. Si tratta di una pietra porosa, a grana fine, che spesso cela al suo interno resti fossili di fauna marina. Diverse sono le sfumature che può assumere (si va dal bianco all'ambrato), unica la docilità con cui si presta ad assumere tutte le più fantasiose e arabescate forme che l'artigiano voglia realizzare. Unica anche la sua capacità di accrescere la sua durezza e resistenza col passare del tempo, semplicemente restando a contatto con l’aria.